A Sarajevo con l’ITSOS Marie Curie di Cernusco sul Naviglio, molto più di un viaggio
Perché proporre un viaggio di istruzione in Bosnia Erzegovina e perché a una scuola?
La Bosnia Erzegovina è un luogo nevralgico della storia d’Europa. Densa di storia e di cultura, è un concentrato degli elementi che hanno caratterizzato il nostro continente nei secoli precedenti.
La sua capitale, Sarajevo, non a caso denominata la “Gerusalemme d’Europa”, è il luogo in cui l’Oriente bizantino incontra l’Occidente, città dai tanti volti e sapori, in cui la storia si snoda seguendo il corso della Milijacka. Dalle viuzze intricate del bazar ottomano si lascia spazio alle architetture asburgiche, per incontrare le periferie socialiste.
È la Sarajevo che lascia spazio alle diverse religioni e ne esalta i loro riti condivisi, ma anche la Sarajevo del secolo breve che comincia proprio lì con l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando nel 1914 e che si chiude con le guerre jugoslave degli anni ’90.
È la Sarajevo di oggi che faticosamente cerca di rinascere dalle ceneri dell’assedio del 92-95 e che offre oggi al viaggiatore curioso continui spunti di riflessione e angoli indimenticabili, caratterizzata dal suo spirito accogliente e multiculturale.
Perché dunque proporre Sarajevo e la Bosnia Erzegovina a una scuola?
Sarajevo è diversa, protetta tra le sue montagne, si svela lentamente a chi la sa interrogare nel modo giusto.
Nasce così il viaggio d’istruzione per la classe V elettrotecnica automazione dell’istituto d'Istruzione Secondaria Superiore Statale ITSOS Marie Curie, dove i professori Barlassina e Pincardini hanno proposto con entuasiamo questa esperienza alla loro classe.
Il viaggio, che si è realizzato dal 14 al 18 aprile 2024, è stato preceduto da due incontri di preparazione in classe dove Daniele Socciarelli ha introdotto la storia del luogo, le tradizioni, la lingua e attualità della Bosnia Erzegovina.
Partiti dall’aeroporto di Orio al Serio (BG) con un volo diretto per Sarajevo il viaggio si è articolato in quattro giorni alla scoperta dell’ecumenismo e del multiculturalismo scoprendo i principali edifici religiosi e visitando la Basčaršija (centro ottomano della città) con le sue particolarità e la tradizione del caffè turco per poi passare ai temi dell’attualità, del recente conflitto e della riconciliazione con la visita del museo di storia nazionale della Bosnia Erzegovina, la Galleria memoriale dedicata al genocidio di Srebrenica e il museo del Tunel della salvezza.
In giornata ci si è poi recati a Mostar per visitare la città del vecchio ponte, uno dei simboli della Bosnia Erzegovina.
Grazie alla collaborazione con l’associazione giovanile locale Youth For Peace e l’esperienza di IPSIA, questo percorso ha offerto ai ragazzi la possibilità di incontrare testimoni della storia recente della città, provare usi e costumi tipici della Bosnia Erzegovina e conoscere le vicende di uno dei luoghi più importanti e tragici del ‘900.
Gli studenti dell’ITSOS di Cernusco sul Naviglio si sono portati a casa il ricordo di una Sarajevo che si è rivelata in un clima accogliente e al tempo stesso affascinante, un luogo di riflessione ma che sa essere leggero e vivace, dove grazie al dialogo, all’incontro e alla conoscenza hanno scoperto una delle città simbolo dell’Europa.
IPSIA, presente in Bosnia Erzegovina dal 1997 da sempre unisce progetti pluriennali di sviluppo locale alle attività di volontariato e conoscenza dei territori in cui opera, accompagnando da più di vent’anni volontari, turisti e professinisti del settore. Per informazioni e proposte sui viaggi d’istruzione e conoscenza scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
E’ una realtà italiana tra quelle più qualificate sulla Bosnia Erzegovina e la situazione nella ex Jugoslavia, con il suo personale partecipa a seminari, convegni e si fa spesso promotrice di iniziative territoriali di conoscenza e approfondimento del contesto balcanico.