Stante la situazione drammatica che investe la Rotta Balcanica e l’Europa da due anni circa, il progetto vuole intervenire parallelamente sulla realtà italiana, attraverso le reti Acli e Caritas, con l’obiettivo da una parte di mantenere alta l’attenzione sul tema delle migrazioni e in particolare delle condizioni nei campi profughi in Europa, dall’altra offrire supporto alla Caritas Serbia che sta fronteggiando l’emergenza attivando percorsi formativi e di capacity building per gli staff locali e supporto a interventi i tipo psico-sociale in alcuni dei campi.