Con il 2015 è formalmente avviato il progetto “Alimentare lo sviluppo. Agricoltura familiare e filiere di trasformazione nelle regioni di Thies e Louga”, cofinanziato all’interno del bando Nutrire il pianeta da Fondazione Cariplo, Comune di Milano e Regione Lombardia.
Il progetto è sviluppato in partenariato da Ipsia, l’associazione di migranti Sunugal, e gli enti di formazione professionale Enaip Lombardia e Enaip Piemonte. Controparte locale è Sunugal Senegal, referente dell’associazione omonima per i progetti di co-sviluppo già realizzati nei percorsi di Fondazioni4Africa e Milano per il co-sviluppo.
Si tratta di un partenariato composito che nasce dalle esperienze di collaborazione di Ipsia con l’associazionismo migrante senegalese e dall’esperienza di Enaip Piemonte nel contesto dell’Africa Occidentale. La collaborazione con Enaip Lombardia, legata principalmente alle azioni di sensibilizzazione e educazione alla cittadinanza mondiale da svolgersi in Italia, permetterà di portare le tematiche della sovranità alimentare e dell’intercultura nel settore della formazione professionale, area scolastica usualmente meno coinvolta in queste iniziative.
Il progetto si propone di rafforzare le filiere di produzione agricola e trasformazione alimentare di una decina di villaggi nelle comunità di Ndande e Merina Ndakhar. Si tratta di aree rurali caratterizzate da produzioni agricole a gestione familiare, rese difficoltose dalla limitata disponibilità di acqua e dalle tecnologie arretrate. I giovani tendono a emigrare verso la città e l’estero, in cerca di maggiori opportunità. Gli interventi di Sunugal nei villaggi di Beud Dieng e Ndiaye Thioro hanno rappresentato già in passato una occasione di occupazione e reddito per giovani e donne: il progetto “Alimentare lo sviluppo” mira a capitalizzare tali esperienze e portarle a livello di filiera.
Settimana scorsa si è svolta a Milano la pianificazione delle attività di progetto in Senegal con Stefania Gesualdo, individuata come referente in loco per Ipsia e Sunugal. Con il suo rientro in Senegal si avvieranno le attività previste coinvolgendo la rete dei beneficiari, circa 1300 persone nei gruppi economici dell’area.
Il progetto, insieme all’intervento approvato dal Ministero Affari Esteri in Kenya a favore della Meru Herbs e in avvio nei prossimi mesi, marca l’impegno di Ipsia nel settore dello sviluppo rurale e della sovranità alimentare in Africa, tema di lavoro prioritario dell’organizzazione nei prossimi tre anni.