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INTERVENTI PSICO-SOCIALI NEI CAMPI PROFUGHI LUNGO LA BALKAN ROUTE

Un network formato da Caritas locali e altre organizzazioni (in particolare IPSIA e Caritas italiana con il supporto di numerose Caritas diocesane) si attiva in questa emergenza migratoria fin dall'inizio della crisi, nell'estate 2015, sia con programmi di emergenza (distribuzione di aiuti umanitari ai migranti in transito o in sosta) sia con interventi  pensati per il medio periodo (allestimento di strutture per accoglienza diffusa, creazione di una mensa per preparare pasti caldi per l’inverno, installazione di macchine lava-asciuga nei campi, attività di tipo psico-sociale con personale qualificato sull’emergenza e il PTSD).

Nel 2016 IPSIA e IPSIA del Trentino hanno supportato grazie ai fondi per la cooperazione della provincia autonoma di Trento un progetto a Preševo, hot-spot nel sud della Serbia.

Da gennaio 2017, Caritas Serbia ha sostenuto interventi nei 12 campi (su 18 in Serbia) in cui è presente: distribuzione di cibo, distribuzione di vestiti e di articoli per l'igiene personale, attività di animazione ed educative, servizi di lavaggio e asciugatura degli abiti dei migranti e delle lenzuola dei campi, etc.

Le Caritas locali hanno avviato anche progetti di animazione ed educazione, cercando di andare incontro ai bisogni psicologici delle persone, sempre più provate dalla lunga permanenza all’interno dei campi, con pochi mezzi di sostentamento, una difficile integrazione nei contesti locali, un’incertezza e indefinitezza della propria sorte.

Nel Maggio 2017 IPSIA insieme al partner locale (Caritas Valjevo) e in rete con Caritas italiana e Caritas Ambrosiana, inizia un intervento di sostegno psico-sociale nel campo profughi di Bogovadja aprendo tra le altre attività il Social café, uno spazio di aggregazione e formazione per la popolazione del campo.

A partire dal 2018 IPSIA e Caritas italiana supportano anche il lavoro della Caritas di Belgrado nel campo profughi di Krnjača in particolar modo rivolto a bambini e minori non accompagnati.

Nella primavera 2018 con l’emergenza in Bosnia, Ipsia già presente da vent’anni a Bihać, collabora sin da subito con il suo staff a supporto della Croce Rossa locale nella distribuzione di pasti caldi, istituzione di un info-point per la gestione e la distribuzione di vestiti e aiuti e organizza attività e laboratori con i bambini nel campo profughi di Borići.

A partire dal 21 dicembre 2018 Ipsia entra ufficialmente nel campo più grande di Bihać, il Bira e apre il cosiddetto Čaj Corner, l’angolo del tè. Oltre a questo porta avanti un intervento di supporto emergenziale e logistico, facendo fronte ai bisogni materiale dei gruppi vulnerabili (donne e bambini) e sostenendo i bisogni della Croce Rossa che prepara i pasti per le oltre duemila persone nel campo.

  • Area geografica: Bosnia Erzegovina, Serbia
  • Localizzazione: Campi profughi di Bihać (Bosnia Erzegovina); Campo profughi di Bogovadja (Serbia), Campo profughi di Krnjača (Serbia);
  • Area tematica: Rifugiati, Migrazione
  • Periodo: gennaio 2019 - in corso
  • Articolazione territoriale: IPSIA Nazionale
  • Partner: IPSIA BiH, Caritas Valjevo, Caritas Belgrado, Caritas italiana, Caritas lombarde, Caritas Ambrosiana
  • Enti coinvolti: IOM, Comune di Bihać, KIRS (commissariato serbo per le migrazioni)
  • Finanziatori: Privati

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