Sono passati ormai 2 mesi dall'avvio dei nostri giovani volontari di Servizio Civile del progetto I TRE PILASTRI ed ecco arrivare le prime testimonianze dal campo, in particolare dal Sengal, dove Valentina Saveri racconta del primo impatto e di quanto ancora l'aspetta.
Buona lettura!
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Quaranta giorni passati in Senegal. L’arrivo è stato un tuffo in tanti ricordi di un’altra parte di Africa, vissuta qualche anno fa, che in un attimo sono diventati un forte presente.
L’incontro con il Senegal è travolgente!
L’incontro con i colori caldi. Vegetazione, cielo e wax indossati dalle donne.
L’incontro con l’ospitalità. Il paese dove le persone si sono mostrate sempre disponibili, gentili e pronti ad aiutare una bianca che non parla nemmeno francese. È il paese della Teranga (l’ospitalità) ed è assolutamente vero!
L’incontro con i sapori. Dal piccante del ceebu jën, al dolce anzi dolcissimo dell’ataya, allo speziato del cafè Touba.
L’incontro con tradizioni molto lontane. Ad esempio la poligamia: sono aspetti di una cultura diversa al primo momento difficili da comprendere, perchè hanno bisogno di una conoscenza maggiore del contesto che sto ancora scoprendo.
L’incontro con la gioventù. Gli adolescenti dei licei di Thiès, giovani che studiano e che hanno voglia di impegnarsi per far conoscere la lingua italiana. Sono i giovani della città dove vivo e sono desiderosi di creare attività che siano rivolte al loro gruppo con l’obiettivo di farlo crescere. Credono nella potenzialità della nostra lingua e nella sua bellezza, sono incuriositi dalla nostra cultura tanto da volerla scoprire, andando a sottolineare le differenze con quella locale. Hanno voglia, idee e sono intraprendenti: incontro più stimolante di questo non poteva esserci.
L’incontro con i viaggiatori. In particolare, i “toubab” (così veniamo chiamati noi bianchi) del turismo responsabile di ANDEM, promosso da Sunugal. Ci troviamo a Keur Toubab nel villaggio di Beud Dieng: qui ha luogo un piacevole momento per raccogliere impressioni e riflessioni da persone della mia terra, spinte a scoprire la realtà senegalese. Non sono i classici turisti, ma un gruppo di persone interessate ad un viaggio che permetta loro di conoscere il paese nella sua interezza: dai paesaggi ai villaggi, dalle mete più classiche alla scoperta dei progetti che IPSIA in collaborazione con l’associazione Sunugal propone e porta avanti qui. Persone disposte letteralmente a sporcarsi le mani per scoprire le infinite facce di questo paese.
L’incontro con il desiderio di crescita. Il PAISIM, Programma di Appoggio all'Impresa Sociale e all'Iniziativa Migrante nelle regioni di Saint Louis, Louga e Thiès, è appena partito, ma ha già coinvolto un numero interessante di beneficiari. Persone con idee, progetti e voglia di essere autonome. Sarà interessante capire, poi, tra le microimprese rurali che abbiamo coinvolto, quali tra di loro verranno selezionate per essere accompagnate nel percorso del progetto PAISIM. Soprattutto le donne si fanno portavoce del mondo rurale e delle iniziative di crescita e di sviluppo per il paese, donne che ho rivisto anche nei villaggi ad occuparsi della casa, dei bambini e della terra.
Insomma tante novità e diversità che sono diventate e saranno parte della mia nuova quotidianità.